E’ utile sapere che…
Secondo Van Itallie (clinico medico del St. Luke’s Roosvelt Hospital di N.Y.), ogni 500 gr. circa (= 1 libbra) di peso perso, almeno tre quarti (75% cioè 375 gr.) dovrebbero essere rappresentati da grassi.
Quando la perdita di peso supera i 250 gr. al giorno vi è il rischio che quello che si perde sia massa corporea (muscolo) e non grasso. In questi casi è facile che si abbia in seguito un rapido recupero del peso perduto, oltre alla comparsa di affaticamento, perdita dei capelli, modificazione della cute e depressione.
Anche la velocità con cui si realizza la perdita di peso ha la sua importanza. Se il calo ponderale è troppo rapido il corpo non riesce ad attingere alle riserve di grasso ma consuma le proteine dei muscoli e degli organi. In seguito, nel tentativo di ristabilire un equilibrio, si avrà un nuovo rapido accumulo di grassi (effetto yo-yo).
Nella genesi dell’obesità sono importanti i fattori genetici. Nel 80% dei casi i figli di genitori entrambi obesi sono pure sovrappeso, mentre tale percentuale è del 14% per i figli di genitori normali.
SOVRAPPESO: eccesso di peso pari al 10-19%.
OBESITA’: eccesso di peso > 19%.
Da cosa dipendono obesità e sovrappeso?
Si tratta semplicemente di un bilancio calorico positivo.
Se vengono assunte più calorie di quante ne vengano consumate ciò si traduce in un aumento di peso ponderale.
Se, viceversa, l’introduzione calorica risulta inferiore al consumo si avrà allora un calo ponderale.
Un bilancio calorico positivo, tuttavia, non è necessariamente conseguente a un’alimentazione quantitativamente eccessiva, ma più spesso risulta essere correlato a una scarsa efficienza dal punto di vista metabolico.
I soggetti magri per natura sono dotati di un metabolismo efficiente. Ogni qualvolta che l’apporto calorico viene ad essere superiore al fabbisogno reale, il metabolismo di tali soggetti subisce una sorta di accelerazione permettendo un maggiore consumo di calorie. In tali individui l’eccesso di alimenti assunti con la dieta viene convertito in calore e non in adipe.
E’ possibile dimagrire solamente se le calorie introdotte con la dieta risultano inferiori a quelle consumate dall’organismo e cioè in presenza di un bilancio calorico negativo.
La velocità ideale di calo ponderale, dopo la prima settimana (durante la quale si perde molta acqua), è dell’ordine di 0,5-1 kg alla settimana.
La dieta non dovrebbe essere inferiore a 1000 kcal al giorno per evitare una perdita eccessiva di sostanze azotate.
Entro certi limiti la dieta più vantaggiosa è quella che consente al paziente di mangiare ciò che preferisce, vale a dire una “dieta libera”.