Spesa alta per farmaci inutili
Garattini: ”sul mercato troppi farmaci inutili”
13 gennaio 2017
Ogni anno sul mercato italiano arrivano centinaia di nuove molecole la cui utilità è generalmente scarsa se non nulla.
“La spesa per i medicinali aumenta anche se la maggior parte delle nuove molecole non sono più efficaci di quelle che abbiamo già“.
Lo sostiene Silvio Garattini, farmacologo del Mario Negri di Milano che all’Accademia dei Lincei a Roma ha tenuto una conferenza dal titolo: “E’ giustificata la spesa farmaceutica?”.
Secondo il farmacologo la spesa farmaceutica non è giustificata.
“L’industria dice che il costo dei farmaci è giustificato dalle altissime spese per la ricerca ma non è vero“, spiega sempre Garattini e citando il sofosbuvir, il farmaco che ha rivoluzionato la cura dell’epatite C, fa notare come la ricerca sia costata in tutto poco più di un miliardo e 150 milioni di dollari. “La spesa alta il produttore, Gilead, l’ha sostenuta per vincere la concorrenza di altre aziende farmaceutiche che volevano il brevetto inventato da una piccola azienda californiana. E’ per quello che ha sborsato 11 miliardi di dollari“.
Nel 2015, per fare un esempio, nel nostro Paese sono stati autorizzati 600 prodotti, portando al ragguardevole numero di 16.247 quelli disponibili sul mercato. Di tutti i farmaci che vengono autorizzati sono pochi quelli realmente utili.
Garattini suggerisce alcune soluzioni.
- Far entrare sul mercato quelli realmente innovativi.
- Far condurre parte degli studi clinici, quelli di fase 3, da organismi indipendenti.
- Fare una esposizione analitica delle componenti del prezzo. Questo deve essere valutato in rapporto al reale valore del farmaco e negoziato a livello europeo, non Stato per Stato come avviene oggi.
- Per certi farmaci carissimi, come quelli per l’epatite C, l’Italia dovrebbe sospendere il brevetto.