Lenticchie, la carne dei poveri
Lo sapevate che le lenticchie (Lens culinaris) fanno parte dell’alimentazione umana fin dalla preistoria? Si, proprio così, avete letto bene. Questo legume ricco di proteine, e per questo conosciuto anche come “carne dei poveri”, oltre ad essere squisito e delicato, è anche il più digeribile delle leguminose, provoca meno flatulenze e pertanto consigliabile un regolare consumo. Le lenticchie sono fonte di vitamina B6, fosforo, potassio, ferro, magnesio e fibra.
Si conservano in un contenitore ermetico, al fresco e all’asciutto, per non più di un anno, dopodiché diventano più dure e meno digeribili.
Le modalità di cottura cambiano considerevolmente da una varietà all’altra e pertanto è consigliabile fare riferimento alle informazioni sulla confezione. Ricordate di aggiungere il sale a fine cottura per evitare che diventino più dure.
Una combinazione vincente: lenticchie e cereali, si completano nei nutrienti che contengono, infatti i cereali apportano gli amminoacidi essenziali che mancano o sono presenti in scarse quantità nelle leguminose.
Per la loro rotondità, che richiama la forma delle monete, le lenticchie simboleggiano la prosperità e il denaro e per tale motivo in Italia durante il cenone di San Silvestro si mangiano le lenticchie come augurio per un prospero anno nuovo.
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