Covid-19, anticorpi e memoria immunologica
Mi piace iniziare dalle ultime righe del post di
- Aldo Manzin, Ordinario Microbiologia e Microbiologia clinica, Università Cagliari
- Paolo Bonilauri, Biologo e dirigente Istituto Zooprofilattico Sperimentale, Lombardia ed Emilia Romagna,
pubblicato il 17.05.2021 sulla pagina Fb “Pillole di Ottimismo”, per acquietare l’ansia di chi aspetta una risposta “ai dubbi circa una perdita di immunità a seguito del calo del titolo anticorpale dopo la vaccinazione”.
Scrivono gli Autori: “la protezione è comunque assicurata, per un periodo di tempo che oggi, in base alle conoscenze fin qui acquisite, è di almeno un anno.”
Le domande ricorrenti poste dai lettori:
per quanto tempo dopo il vaccino mi posso ritenere protetto?
Quanto persistono gli anticorpi?
Se gli anticorpi calano nel tempo, mi devo preoccupare?
Significa che in breve perderò l’immunità?
La riduzione si osserva principalmente a carico degli anticorpi della risposta acuta e convalescente (IgM e IgG) mentre è più limitata per gli anticorpi della risposta mucosale (IgA), importanti questi ultimi per limitare l’infezione nel sito di ingresso del virus. Questi ed altri lavori importanti, pubblicati recentemente su riviste prestigiose, hanno messo in evidenza come le cellule della memoria (memory B cells) e le cellule responsabili della immunità cellulo mediata (CD4+ T cells, and CD8+ T cells) persistono per un periodo di almeno 7-8 mesi.
Questo avviene in forza della persistenza dell’immunità mucosale e della attivazione della memoria immunologica che, attraverso la capacità di riattivare i linfociti B (quelli che producono gli anticorpi) e i linfociti T (quelli della immunità cellulare), non lascerebbero l’organismo indifeso.
Nel caso dell’infezione da SARS-CoV-2, sembra che la risposta delle cellule T possa perdurare più a lungo della risposta anticorpale iniziale, anche quando il titolo delle IgG misurabili tende a diminuire.
Mantenere costantemente un numero elevato di anticorpi circolanti contro tutti gli agenti infettivi con cui si è entrati in contatto sin dalla nascita sarebbe infatti assai dispendioso e “ingombrerebbe” il sistema linfo-ematico di immunoglobuline non utilizzate.
I vaccini che vengono attualmente utilizzati inducono sia una risposta anticorpale che una risposta di tipo cellulare e i dati disponibili indicano che l’immunità vaccinale con due dosi dura almeno un anno ma probabilmente più a lungo grazie all’immunità cellulare e alla riserva di cellule memoria attivabili dopo una eventuale nuova esposizione al virus.
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale
English version
Covid-19, antibodies and immunological memory
I like to start with the last lines of the post by
Aldo Manzin, Full Professor of Microbiology and Clinical Microbiology, University of Cagliari
Paolo Bonilauri, Biologist and director of the Experimental Zooprophylactic Institute, Lombardia ed Emilia Romagna,
published on 05.17.2021 on the Fb page “Pillole di Ottimismo“, to allay the anxiety of those waiting for an answer “to doubts about a loss of immunity following the drop in antibody titers after vaccination”.
The authors write: “the protection is in any case assured, for a period of time which today, according to the knowledge acquired up to now, is at least one year.”
Frequently Asked Questions Asked By Readers:
How long after the vaccine can I feel protected?
How long do the antibodies persist?
If the antibodies drop over time, should I worry?
Does this mean that I will soon lose my immunity?
The reduction is mainly observed in the acute and convalescent response antibodies (IgM and IgG) while it is more limited in the mucosal response antibodies (IgA), the latter important for limiting infection at the virus entry site. These and other important works, recently published in prestigious journals, have highlighted how memory cells (memory B cells) and cells responsible for mediated cell immunity (CD4 + T cells, and CD8 + T cells) persist for a period of at least 7-8 months.
This occurs due to the persistence of mucosal immunity and the activation of the immunological memory which, through the ability to reactivate B lymphocytes (those that produce antibodies) and T lymphocytes (those of cellular immunity), would not leave the body defenseless.
In the case of SARS-CoV-2 infection, it seems that the T cell response may last longer than the initial antibody response, even when the titer of measurable IgG tends to decrease.
Constantly maintaining a high number of circulating antibodies against all infectious agents with which one has come into contact since birth would in fact be very expensive and would “clutter” the lympho-hematic system with unused immunoglobulins.
Vaccines that are currently in use induce both an antibody response and a cell-like response and available data indicate that vaccine immunity with two doses lasts at least a year but probably longer due to cellular immunity and activatable memory cell reserve. after a possible new exposure to the virus.