Lobby zucchero pagò ricercatori per mentire – 2° parte
Oggi, lo stesso gruppo di ricercatori svela un altro segreto custodito per mezzo secolo, che indica come l’industria dello zucchero abbia manipolato la scienza per proteggere i propri interessi commerciali, influenzare la legislazione e l’opinione pubblica. Infatti, dopo il successo del primo studio, la SRF decise di finanziarne un secondo da condurre sui ratti, denominato “Progetto 259” e guidato da W.F.R. Pover, dell’Università britannica di Birmingham. Il nuovo studio iniziò nel giugno 1968 e dopo 27 mesi, quando i risultati preliminari indicarono che il saccarosio sembrava non solo aumentare il rischio cardiovascolare ma anche quello di cancro alla vescica, la Sugar Research Foundation smise di finanziarlo. Questi risultati non furono mai pubblicati, consentendo all’industria di continuare a minimizzare il ruolo delle zucchero nelle malattie cardiovascolari.
Questo secondo studio dei ricercatori della University of California San Francisco è stato condotto su documenti interni della Sugar Research Foundation ed è stato pubblicato dalla rivista PLOS Biology. La Sugar Association ha reagito alla pubblicazione con un comunicato, in cui afferma che la ricerca dell’Università californiana è “una raccolta di speculazioni e ipotesi su eventi accaduti circa cinquant’anni fa, condotti da un gruppo di ricercatori e finanziato da persone e organizzazioni che sono noti critici dell’industria dello zucchero. È anche importante sottolineare che gli autori di questo documento non hanno contattato la Sugar Association per verificare le loro ipotesi”.
“Tuttavia”, prosegue il comunicato, “dato l’impegno dell’industria alla trasparenza, abbiamo esaminato i nostri archivi di ricerca e trovato della documentazione secondo cui lo studio in questione si è concluso per tre motivi, nessuno dei quali riguarda i potenziali risultati della ricerca: lo studio aveva subito un significativo ritardo e di conseguenza aveva superato il budget previsto; il ritardo si è sovrapposto a una ristrutturazione organizzativa con la Sugar Research Foundation che è diventata una nuova entità, l’International Sugar Research Foundation. C’erano piani per continuare lo studio con i finanziamenti della British Nutrition Foundation, ma, per ragioni a noi sconosciute, questo non si è verificato.”
Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/industria-zucchero-manipolazioni.html