Covid-19, cosa significa asintomatico
Si parla e straparla di asintomatici ma positivi al tampone per il coronavirus Sars-Cov-2, responsabile della Covid-19. La disinformazione dei media contribuisce ad alimentare la preoccupazione che crea ansia e sfocia in fobia. Allora, volendo contribuire a fare un po’ di chiarezza, ecco da una fonte autorevole, il sito dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, la spiegazione di “asintomatico”.
Essere positivo asintomatico al nuovo Coronavirus vuol dire aver contratto il virus, ma non manifestare i sintomi della malattia COVID-19.
La condizione di positivo asintomatico al nuovo Coronavirus è arrivata agli onori delle cronache per il caso di Vo’ Euganeo. A Vo’ Euganeo, infatti, tutti gli abitanti del paese sono stati sottoposti al tampone faringeo e in questo modo si è dimostrato che il 50-75% degli abitanti era positiva al tampone, cioè infettata dal virus, ma non presentava nessun sintomo.
In altre parole, esiste la possibilità che le persone asintomatiche, cioè infettate dal virus ma senza alcun sintomo, possano trasmettere la malattia. Vediamo bene cosa significa e quali sono le conseguenze di questa condizione.
SI PUÒ SCOPRIRE DI ESSERE INFETTATI DAL VIRUS MA ASINTOMATICI?
I sintomi lo ricordiamo, consistono in febbre, tosse, malessere, naso che cola, mal di testa, mal di gola, bronchite e, in alcuni casi, difficoltà a respirare. Può capitare, insomma, di essere infettati ma di non avere nessun sintomo.
Ma come si fa a scoprire di essere asintomatici? L’unico modo è sottoporsi al tampone.
Questa procedura viene però effettuata solo a coloro i quali manifestano sintomi. Attualmente, insomma, le persone infettate dal nuovo Coronavirus ma asintomatiche non possono essere scoperte, a meno di casi particolari.
QUALI SONO I RISCHI DI ESSERE INFETTATI DAL VIRUS MA ASINTOMATICI
Essere infettati dal nuovo Coronavirus ma asintomatici può significare che si è ancora nelle fasi inziali del COVID-19 oppure che, pur essendosi infettati, non si svilupperà mai la malattia. Anche senza ammalarsi, tuttavia, chi è positivo al SARS-Cov 2 può in rari casi contagiare gli altri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che si tratti di un’evenienza molto rara, ma non per questo da sottovalutare. Anzi, è ancora più importante seguire le regole per stare al sicuro, tra cui:
– stare a casa se si ha la febbre o si manifestano sintomi respiratori;
– rispettare la distanza di sicurezza tra noi e le altre persone;
– indossare la mascherina quando si sta vicini (a partire dai 6 anni di età se ben tollerata);
– lavarsi le mani spesso o usare una soluzione alcolica;
– lavare bene la frutta e la verdura cruda sotto acqua corrente: non si corre nessun rischio di contrarre il SARS-Cov 2.
Il tracciamento dei contatti – rintracciare le persone con cui è stato in contatto un soggetto che si è infettato con il coronavirus – può aiutare a capire se si è stati a contatto con una persona infetta prima che i sintomi si manifestino.