Covid-19, vaccino Pfizer-BioNTech ridurrebbe carica virale

Da uno studio condotto in Israele, pubblicato in prestampa su medRxiv, emergono dati confortanti dall’uso del vaccino Pfizer-BioNTech nel ridurre la carica virale e dunque la probabilità di trasmettere l’infezione.

La nostra stima”, dichiarano gli Autori nello studio, “suggerisce che la vaccinazione riduce la carica virale da 1,6 volte a 20 volte negli individui che sono positivi per SARS-CoV-2. Questa stima potrebbe migliorare dopo che più persone ricevono la seconda dose. Nel loro insieme, i nostri risultati indicano che la vaccinazione non è importante solo per la protezione dell’individuo, ma può ridurre la trasmissione.

Cos’è una prestampa non referenziata?

Prima della pubblicazione formale in una rivista accademica, gli articoli scientifici e medici sono tradizionalmente certificati da “revisione tra pari”. In questo processo, i redattori della rivista ricevono consigli da vari esperti, chiamati “referees”, che hanno valutato l’articolo e possono identificare i punti deboli nei suoi presupposti, metodi e conclusioni. In genere una rivista pubblicherà un articolo solo una volta che i redattori saranno soddisfatti che gli autori abbiano affrontato le preoccupazioni dei referee e che i dati presentati supportino le conclusioni tratte nel documento.

Poiché questo processo può essere lungo, gli autori utilizzano il servizio medRxiv per rendere disponibili i loro manoscritti come “preprints” prima della certificazione mediante revisione tra pari, consentendo altri scienziati per vedere, discutere e commentare immediatamente i risultati. I lettori dovrebbero quindi essere consapevoli che gli articoli su medRxiv non sono stati finalizzati dagli autori, potrebbero contenere errori e riportare informazioni che non sono state ancora accettate o approvate in alcun modo dalla comunità scientifica o medica.

Invitiamo inoltre i giornalisti e le altre persone che riferiscono sulla ricerca medica al pubblico in generale a considerare questo aspetto quando discutono il lavoro che appare sui preprints medRxiv e sottolineano che deve ancora essere valutato dalla comunità medica e le informazioni presentate potrebbero essere errate.

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