Covid-19 e trombosi
In una intervista a Scienza in rete, della quale si riportano alcuni passaggi, il prof. Mannucci, “ematologo di fama internazionale già direttore della Clinica medica del Policlinico di Milano e quindi suo direttore scientifico”, esprime la propria opinione sui casi di sospetta correlazione (non dimostrata) tra vaccino antiCovid19 dell’AstraZeneca e trombosi venosa.
“…non è tanto il tromboembolismo “tradizionale” che ha creato i recenti eventi, quanto la comparsa di un evento trombotico molto raro e inusuale: la trombosi delle vene del cervello associata alla diminuzione del numero delle piastrine.”
“Secondo me, l’allarme in Germania è stato dettato non tanto dalla rarità della sede di trombosi, ma del fatto che la trombosi era paradossalmente associata con l’effetto opposto del sistema della coagulazione del sangue: l’emorragia, determinata da una diminuzione del numero delle piastrine. Questa associazione è tuttora inspiegata ed è un fatto nuovo anche per chi come al Centro Emofilia e Trombosi del Policlinico di Milano ha un’esperienza notevole, sia di trombosi che di emorragie.”
Alla domanda se fosse utile eseguire degli esami per accertare nella popolazione eventuali forme di predisposizione alle trombosi il prof. Mannucci ha risposto: “Non è assolutamente il caso di eseguire alcun esame di laboratorio prima della vaccinazione: né per valutare il rischio di trombosi venosa in generale né tantomeno per valutare il rischio di trombosi cerebrale/piastrinopenia: … non esistono fattori misurabili attraverso il laboratorio per valutare il rischio di tromboembolismo venoso nella popolazione.”
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